
Diritto di Installazione di una Canna Fumaria in Condominio: Tutto Ciò che Devi Sapere
Gennaio 10, 2025
Imparare Legal English: guida pratica per avvocati e professionisti legali
Marzo 12, 2025Hai acquistato un cellulare online e non ti è mai arrivato? Hai versato una caparra per un appartamento che non esiste? Oppure sei stato “abbordato” da qualcuno via social che, con mille scuse, ti ha fatto sparire dei soldi? Se ti riconosci in una di queste situazioni, sei nel posto giusto.
Sì, perché oggi le truffe online sono ovunque. Sono intelligenti, convincenti e – peggio ancora – in continua evoluzione. Ma attenzione: non è vero che non si può fare nulla. Se ti muovi bene (e in fretta), hai delle possibilità concrete di riavere i tuoi soldi.
Vediamo insieme cosa fare, passo dopo passo, per non lasciare campo libero ai truffatori e – magari – spuntarla anche dal punto di vista legale.
Truffa Online? Ecco Come Farti Ridare i Soldi (Davvero)
Blocca tutto quello che puoi (subito)
Se ti sei appena accorto della truffa, il tempo è la tua arma migliore. Agisci immediatamente:
-
Se hai pagato con carta di credito, chiama la tua banca e chiedi il chargeback (contestazione dell’addebito). È un meccanismo che ti permette di annullare un pagamento non autorizzato o fraudolento.
-
Se hai usato PayPal, puoi aprire una contestazione direttamente dal tuo conto entro 180 giorni.
-
Se hai fatto un bonifico bancario, chiama subito la banca: se i soldi non sono ancora stati incassati, può riuscire a bloccarli.
-
Se hai pagato con Postepay, chiama Poste Italiane e spiega che si tratta di una truffa: ti diranno se puoi procedere con blocco e rimborso.
⏱️ Il segreto è uno solo: agire entro poche ore. Più aspetti, più diventano remote le possibilità di recupero.
Fai subito denuncia (anche se ti sembra inutile)
So cosa stai pensando: “Tanto non serve a nulla”. E invece no. Fare denuncia è fondamentale. Anche solo per mettere in moto la macchina legale e per poter ottenere il rimborso dalla banca o da PayPal, che spesso richiedono una copia della denuncia formale.
Dove fare denuncia?
-
Puoi andare dai Carabinieri o alla Polizia Postale.
-
Porta con te tutto quello che hai: ricevute, screenshot della conversazione, email, link al sito o al profilo truffaldino.
-
Spiega tutto con calma e dettaglio: più precisi sei, meglio è.
Puoi anche fare la denuncia online tramite il portale della Polizia Postale: www.commissariatodips.it
Raccogli tutte le prove
Prima ancora di correre alla denuncia, prendi un attimo per raccogliere tutte le prove. Potrebbero sembrarti banali, ma in fase legale o con l’assicurazione sono decisive:
-
Screenshot della chat con il truffatore (WhatsApp, Messenger, email…)
-
Ricevute di pagamento
-
Screenshot dell’annuncio, del sito o del profilo fake
-
Dati della carta o del conto a cui hai fatto il pagamento
-
Nome utente, numero di telefono, IBAN, eventuale foto profilo
Crea un piccolo dossier: meglio sembrare pignoli che impreparati.
Contatta la piattaforma su cui è avvenuta la truffa
Se la truffa è avvenuta tramite un sito o social (Facebook, Instagram, Subito.it, Vinted, Airbnb…), scrivi anche alla piattaforma:
-
Segnala il profilo truffaldino
-
Invia la prova del pagamento
-
Chiedi la chiusura dell’account o il rimborso (se previsto dalle loro policy)
Molte piattaforme, soprattutto le più grandi, hanno procedure dedicate per casi di truffa e possono anche collaborare con le forze dell’ordine.
Richiedi il rimborso: ecco quando e come
Ora arriviamo al punto cruciale: come ti fai ridare i soldi?
💳 Se hai pagato con carta
-
Visa e Mastercard prevedono la procedura di chargeback: contesta l’operazione entro 13 mesi (ma meglio farlo entro 14 giorni).
-
La banca farà un’indagine e, se riconosce che sei stato truffato, ti rimborsa l’importo.
🅿️ Se hai pagato con PayPal
-
Apri una contestazione dal Centro risoluzioni entro 180 giorni.
-
PayPal contatta il venditore e, se non fornisce una prova valida, decide a tuo favore e ti rimborsa.
📲 Se hai pagato con bonifico o Postepay
-
Più difficile, ma non impossibile. Serve la denuncia per attivare eventuali procedure interne.
-
In alcuni casi, Poste o la banca possono procedere al blocco o al recupero, se il conto del truffatore non è ancora stato svuotato.
Quando puoi fare causa (e se conviene)
Se la truffa ha riguardato cifre importanti (es. 1.000€ o più), e sai chi è il responsabile (es. un venditore reale, un’azienda, o qualcuno con cui hai firmato qualcosa), puoi agire legalmente e chiedere:
-
Il risarcimento danni
-
Il rimborso dell’importo truffato
-
In alcuni casi anche danni morali (se dimostri stress o disagio)
Ma attenzione: valuta bene i costi di una causa. Se la cifra è bassa, potresti spendere più in avvocato che nel recupero. Per importi importanti, però, val la pena farsi assistere da un legale esperto in diritto civile o penale.
Come evitare di cascarci di nuovo
Infine, ecco qualche consiglio per proteggerti in futuro:
-
Diffida sempre di chi ti chiede pagamenti veloci, anticipi o metodi non tracciabili.
-
Non fidarti troppo delle recensioni: molte sono finte.
-
Se un annuncio sembra troppo bello per essere vero… probabilmente lo è.
-
Non cliccare su link sospetti via email o SMS che ti chiedono credenziali, PIN o accesso a siti bancari.
-
Usa siti affidabili e carte virtuali usa e getta per gli acquisti.
In conclusione
Subire una truffa online fa male, soprattutto perché ti senti fregato, magari ingenuo. Ma non lasciare che vincano due volte: agisci subito, denuncia e chiedi il rimborso.
La legge ti tutela e, se ti muovi bene, hai buone probabilità di recuperare il maltolto.
Hai bisogno di assistenza legale per una truffa subita? Hai dubbi sul rimborso o vuoi un aiuto concreto per impostare la denuncia?
Scrivici su avvocatomagazine.com: siamo qui per aiutarti a far valere i tuoi diritti (anche online).